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giornata all' hora andarete et trovarete Sua Signoria per presentarli il detto dono e la lettera credentiale per fare con lui il dicto compimento.

Se per strada incontrarete il S. Beglerbegh di Vrumelia overo lo trovarete in Soffia, presentarete Sua Sria col solito dono facendo seco bone grazie con raccommandargli gl' interessi nostri e de nostri Mercanti, il quale non incontrando nè trovandolo ut Supra farete l'isteso al vostro ritorno da Constantinopoli incontrandolo o trovando in Soffia.

Primo. Giunti che sarete a Constantinopoli visitarete tutti li SSri Passalari incominciando dal Supremo Visiere, e poi tutti gli altri di grado in grado secundo la dignità, presentandoli le lettere e li doni consueti anotati qui appresso, ammoreggiando con ciascuno di essi e pregandoli per la bona expeditione e quando haverete fatto i doni in detta corte se poi si facesse qualche innovatione che i Sigri, cioè s' alcuno di loro fosse esaltato al Vesiriato Supremo, a questo tale donarete tallari quattro cento e cinquanta oltre il dono consueto di già notato et venendo essaltato alcuno alla dignità del Passà semplice a questo tale donarete tallari cento e cinquanta.

2. All' arrivo vostro in Constantinopoli donarete tallari trecento al Sr Passa il quale trovarete luogotenente del S. Passa Supremo Visiero però quando egli fosse absente dalla corte e questo oltre li tallari cento e cinquanta che li toccano secondo il consueto.

3. Al Chiechaia del S. Luogotenente donarete cavezzi due di raso mentre starete a Constantinopoli se alcuno sara essaltato all' officio del Luogotenente in absenza del detto Supremo Visiero dalla corte vi diamo commissione che possiate presentarlo con dono di tallaro trecento conforme è il solito.

7. Essendovi data la giornata della vostra audienza alla Porta di Constantinopoli secondo il solito farete la solita veneratione al gran Sigre presentandoli la nostra lettera di credenza et il dono consueto di quattro tazze, et essendovi concesso il parlare umilmente raccommandarete il Rettore et i Gentilhuomini di Ragugia divotissimi del suo Glorioso Impero.

5. Se tanto nell' andar vostro alla Corte quanto nel dimorare ivi accadesse qualche nova importante non vo

gliano che risparmiate cavalli o corrieri come meglio vi parera avvertendo che gli avvisi vostri siano cauti.

6. S' alcuno dei nostri haverà bisogno dell' intercessione vostra alla Porta o altrove, vogliamo che debbiate intercedere per ciascuno nelle cose honeste e sempre con honore del dominio Nostro.

7. Vogliamo che fin a tanto che starete a Constantinopoli dove doverete habitare, nulla di meno sia nell' arbitrio vostro praticar in Pera.

8. Avvertite nel vostro partire dalla corte di baciar le mani in tutti i modi a Sua Mtà secondo il costume e non potendo in nessun modo, fate il meglio che potrete, però usate ogni diligenza, in baciargliela nel venire avvertendo sempre all' honore e riputatione nostra.

9. Oltre di ció vi commettiamo che con quei modi migliori che potranno trovarsi, vediate d'impetrare dal Supremo Visiero una bona letera per il Sri Sangiacco di Herzegovina nostro vicino che voglia havere le cose nostre per racommandate con racommandarglele et avvertirlo che li SSri Sangiachi nostri vicini debbano ad havere per raccommandate e che ci portino dispetto, come a fedeli Haracciari, e perciò non voglino contrafare volonta di sua Maesta.

10. Vi commettiamo che alla tornata vostra non debbiate ardire di menar con voi alcuno di schiavi che non havesse le patenti della sua liberationè nè permetterete che sia menato da veruno dei vostri famegli, nè da Mercanti i quali veniranno per camino in compagnia vostra per schivare ogni occasione di scandalo.

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Al gran Signore Imperatore di Turchi Zecchini
dodeci mila cinquecento

e pui adetto tazze quattro di argento
Alli Sigri Passalari a tallari cento cinquanta
per uno

e pui a detti a tazze due di argento per
ciascuno

A tre Theftedari a tallari XV per uno

a detti tazza una di argtia per ciascuno

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Al S Pasca di Urumelia tallari cento cinquanta 150

a detto tazze due di argento No 2

Al S Sangiacco di Hercegovina tallari cento

cinquanta.

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1

1

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90

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3

Al Ciausc Bassa del gran Se una tazza
Al Capicilar Chichaia del gran Se una tazza
Per le cose minute de presenti et altre spese
intorno la Porta ducati novanta.

Per le confettioni a voi consuete per viaggio u
Al Capitano del mare tallari cento cinquanta u
a detto tazze di argento.
N

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150 2

12. Se il S Capitano sarà dei Sigi Passa o Passa della Porta li donarete tallari cento cinquanta e due tazze come al S Passa, senza dargli altri sudetti come al capitano, poichè cosi si è osservato da più tempo in qua da gli Ambasciatori nostri.

13. Perchè oltre il dono ordinario di tallari cento e cinquanta e due tazze di argento datovi per il sudetto S" supremo Visiero della Porta v' habbiamo dato anco altro dono straordinario, pregatelo che vi assegni la giornata quando glielo haverete da consignare e quando vi dirà glelo portiate, parete quanto egli vorrà, e nel presentar glelo lo pregarete, che voglia riceverlo con quella bona volontà, con la quale li viene mandato da noi e che si degni tenerci per raccommandati e favorirci nelle nostre occorrenze perchè lo teniamo per nostro Protettore qual dono è di tallari mille cinquecento 1500.

16 cavezzi.

14. Al Chiechaia del d° S. Supremo Visiero donarete l' usuale dono di quattro cavezzi e con questa occasione li raccommanderete le cose nostre per le quali lo pregarete che voglia esser favorevole appresso il Suo Signore nelle nostre occorrenze.

15. Supplicarete il detto S. Supremo Visiero che si degni concedervi per potere estrare tre milla mutti(?)di grano et altre tanti di miglio nell' istessa forma nella quale furono concessi li Hochiumi gli anni passati che vi si consegnano i quali Cochiumi mandarete subito quà.

16. Come vi è noto a ciascuno Passà è solito dare dono di tallari cento cinquanta e due tazze d'argento: però avvertite di far l'istesso dono all' Ill" S" supremo Visiero come ad uno di detti S" Passe e questo oltre il dono straordinario di tallari mille cinquecento e di sedici cavezzi di sopra par lui consegnativi.

17. Si trovano piú Sig" Sultane, a ciascuna delle quali toccano cavezzi due di raso oltre le confettioni e candeloni a quelle però che sono uscite fuori perchè a quelle che non sono usite fuori non si suole dare altro però cosi le presenterete, imponendovi, che nel conto che darete all' offitio delle Ragioni, debbiate nominatamente tanto ponerli SSri Passe, quanto le sopradette Sige Sultane et alle quali donarete il presente.

18. A Nisangi Passa donarete cavezzi due di raso. 19. A Peschigi Passa di Constantinopoli Ba cinque di panno di 60.

20. Oltre li sudetti doni vi habbiamo consegnato di confetti scattole ... e di candeloni ... le quali confetioni e candeloni spartirete tra le dette Sige Sultane come vi parerà cioè a 4 scattole e 2 candeloni per una. Se mentre starete a Constantinopoli dovrà uscire l' Armata fuori, vi ordiniamo che andiate visitare il S Capitano Passà in nome nostro e che li doniate sei cavezzi di seta raccomandandoli le cose nostre, ma non dovendo uscire con detta Armata la persona del detto signor Capitano ma qualche suo luogotenente donarete due cavezzi di seta al detto luogotenente suo."

21. Similmente se mentre strarete a Constantinopoli tornasse esso Signor Passà con l'armata vi rallegrarete con lui del suo salvo ritorno e gli presentarete sei cavezzi di seta.

22. E perchè da più tempo in quà il S' Teftedaro grande ha preteso di dover esser presentato di due cavezzi di seta oltre i tallari XV e una tazza d' argento che per solita commissione se gli danno, certi gli è stato dato, onde per non disgustarlo ci contentiamo che gli faciate il presente di uno cavezzo solo con soliti tallari XV et una tazza poi che un'altro cavezzo se gli da con occasione del giumrucco nella commissione di esso giumrucco che siano solamente in tutto due cavezzi.

23. Donarete al Sig' Cap Aga del gran Signor cavezzi due di raso.

24. Al S Bostanghi Bassa altri due cavezzi di raso procurando che siane favorevole nelle nostre occorrenze. 25. A Chitap Rais donarete li consueti due cavezzi di seta.

26. Perchè publicamente si sà che quando vanno gli Ambasciatori nostri alla Porta portano denari assai con loro e molti s' espongono a pericoli per far loro danno, e però a fine che andiate salvi col Haraccio vogliamo che prendiate il secondo gianicero per miglior vostra guardia e non fate altrimenti che ve lo imponiamo per espresso ordine sotto la pena di ducati cento di esser applicati alla camera del comune e di ritorno menarete con voi solamente uno gianicero per risparmiare le spese.

27. Per uno Providimento fato in Pregati del 1579 sono state risecate le spese superflue le quali sogliono fare gli Ambasciatori del quale providimento vi si è data la copia acciochè schiviate la detta spesa insieme e la pena.

28. Se nell' andar vostro e ritorno alla Porta per camino alcuno di voi s' ammalasse che il compagno aspetti da cinque giorni in giù, nel quale termine s' il compagno amalato non migliorasse, il compagno debba eseguire la presente commissione et l'infermo resti in tale caso con tre cavalli e due fame gli e le spese pro rata, e quando si sentirà bene, segua il suo camino.

re

29. Fatti che haverete li sudetti doni alli sudetti SSri Passe e Sig Sultane, vi trattenirete per XX giorni seguenti nei quali vi sforzarete di baciar la mano la seconda volta al Gran Signore in ogni modo è passato il detto termine, e non essendo innovata cosa alcuna di importanza subito partirete per Ragusa.

30. Per maggiore vostra comodità, vi concediamo che possiate pigliare due chochi a Soffia fino a Constantinopoli e da Constantinopoli fino a Soffia di ritorno invece dei vostri cavalli e che con essi voi possiare menare nell' andare e ritornare uno Barbiere con provisione di scudi cinque al mese e che nelle Rechcie possiate spender alcunchè è solito.

re

31. Avvertite di non menar con voi all' Audienza dal gran Sig altri che il vostro dragomano e quei Nobili nostri che si potessero trovare presenti per vostra riputatione.

32. Vi commettiamo che nel tempo della vostra partenza di Constantinopoli per tornare a Ragugia, possiate partire per mare se cosi vi parerá per commodo vostro.

33. Vi commettiamo che in tutti i negotij i quali trattarete teniate in petto vostro e che sopra di esso non debbiate discorere con privati nè qui adesso, nè quando

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